Il ritorno alla scrivania
Le notti al mare, calde e infuocate,
ci rubavano il sonno sotto cieli scomposti,
con la finestra aperta, il respiro del mondo,
ora solo un ricordo tra lenzuola più fredde.
La collina ci accoglie con un abbraccio fresco,
le stelle sembrano più vicine, e il silenzio
della città svuotata di rumori e voci,
le strade si fanno ampie, deserte, respirano pace.
I ragazzi spariti, come un sogno infranto,
l'eco delle loro risate si è fermato
nel respiro sospeso delle vacanze ancora vive
in qualche angolo del cuore, quasi segreto.
Ma sulla scrivania, una montagna di numeri e parole,
le e-mail s’accatastano come ombre di assenze,
ogni notifica è un passo di un viaggio lontano,
il ritorno alla realtà suona come un dolce rimpianto.
Eppure l’estate è lì, dentro la mente,
non una stagione, ma una forma di vita
che non passa mai del tutto,
perché l’estate è un modo di essere,
un sogno a occhi aperti che resiste nel freddo dell’alba.