domenica 14 settembre 2025

⚽ Juve-Inter 4-3: il derby d'Italia più pazzo di sempre...

 

azione del primo gol segnato dalla Juve con Kelly in Juve-Inter (4-3) del 13 settembre 2025
foto di ANSA  


Ogni Derby d'Italia è sempre una partita speciale, molto sentita da entrambe le tifoserie, soprattutto da quella fatidica sfida del 1998, segnata da proteste apocalittiche per il rigore negato a Ronaldo (il Fenomeno).

Ma questo derby è stato qualcosa di unico: una partita rocambolesca, in cui la Juve è andata in vantaggio due volte, si è fatta recuperare entrambe le volte, è passata persino in svantaggio, per poi pareggiare e infine vincere di nuovo.

Una partita anche anomala. Escludendo infatti i due gol di testa - uno per parte - segnati curiosamente dai fratelli Thuram, tutte (o quasi) le altre reti sono arrivate da fuori area. È dunque evidente la complicità dei portieri, protagonisti di diversi errori. Ma si può affermare con certezza che le responsabilità maggiori ricadano sul portiere dell’Inter, e non solo per via del risultato finale.

Un altro aspetto da evidenziare è che la partita si è svolta regolarmente, senza troppe tensioni in campo e, soprattutto, senza errori arbitrali evidenti o episodi dubbi su cui le tifoserie avrebbero potuto accanirsi. Non sono però mancate le polemiche da parte dei tifosi più puntigliosi: l’ultimo gol - quello che ha sancito la vittoria della Juve - ha infatti suscitato qualche protesta tra gli interisti, secondo cui ci sarebbe stata una manata sul viso.
Nell'azione del gol infatti Khephren Thuram avrebbe toccato il piede destro di Bonny prima di servire David che a sua volta ha fatto poi la sponda decisiva per il destro di Adzic. In realtà l'attaccante dell'Inter ex Parma si sarebbe lamentato per una manata sul volto. Ma ciò che ha fatto venire dubbi in campo è stato proprio il tocco presunto di Thuram sul piede di Bonny. La manata invece è stata davvero leggerissima tanto che l'altro non l'ha neanche considerata.

Una vittoria, ma anche una partita in se, non è mai bella se è macchiata da episodi dubbi. Per cui aver assistito ad una partita pressochè "pulita" è stata una bella pagina di sport.

 

Juve da Champions? 

Questa Juve è molto più forte di quella dello scorso anno, a partire dal suo allenatore, che - oltre a mostrare carattere e personalità da Juve (la vittoria è l’unica cosa che conta…) - sembra anche azzeccare le scelte in campo.
Il recupero di Bremer è fondamentale: è un vero e proprio pilastro per tutta la squadra, nonostante i tre gol subiti in questa partita (contro un’Inter che, peraltro, resta comunque molto forte).
Anche l’attacco è nettamente più forte: l’acquisto di due attaccanti di qualità (David e Openda) mette il reparto in sicurezza, dopo che l’anno scorso, per molti mesi, si è fatto affidamento su un solo attaccante, complici l’infortunio infinito (e attuale) di Milik.
Giocare con un solo attaccante è davvero difficile, persino per una grande squadra con un reparto offensivo così pieno di qualità.

 

Inter: fine di un Ciclo? 

Due sconfitte consecutive a inizio stagione - questa e quella per 1-2 contro l’Udinese - mettono la squadra nerazzurra in netta difficoltà.
In molti sostengono che, quando una squadra esce pesantemente sconfitta da una finale di Champions (come il 5-0 subito contro il PSG), si possa parlare di fine di un ciclo sportivo.
I motivi? Diversi: psicologici, motivazionali, ambientali…
Per carità, i giocatori dell’Inter (quasi tutti confermati) restano forti, e la rosa - sulla carta - è ancora una delle più competitive. Ma potrebbe non essere la stessa squadra dell’anno scorso.
Soprattutto perché il Napoli sembra la favoritissima per (ri)vincere lo Scudetto.

 

Yildiz il migliore in campo: il futuro della Juve

Inutile dire che il giovane giocatore turco della Juventus è uno dei migliori della squadra, se non addirittura dell'intera Serie A. E fanno ridere alcune considerazioni di Cassano (nei suoi vari podcast e trasmissioni), in cui ha detto che il giocatore sarebbe adatto a giocare solo contro squadre medio-piccole.
La società, sin dall'inizio, gli ha dato una grande responsabilità, ma anche molta fiducia, tanto da affidargli la maglia numero 10, che è ancora oggi associata, nella maggior parte dei cuori bianconeri, al mitico Alex Del Piero.
Alla fine della scorsa stagione (aprile-maggio 2025), molti temevano che la società ceduto Yildiz nel caso in cui non ci fosse stata la qualificazione alla Champions League, che avrebbe impedito di guadagnare parecchi milioni di euro per i bilanci del club.

 

Adzic e i giovani della Juve

Come Yıldız, anche Adžič rappresenta il vivaio della Juve e, quindi, il futuro della società stessa, sebbene sia ancora agli inizi della sua carriera nella massima serie italiana.
Quello che Adžič dovrebbe far capire a molti dirigenti è che la Juventus ha commesso diversi errori sul mercato. A parte Dean Huijsen, che molti rimpiangono, ci sono molti altri giovani talenti che potrebbero far rimpiangere le scelte fatte dal club bianconero.
Il caso più eclatante è quello di Moise Kean, che con la Nazionale ha segnato due splendidi gol. Se continua così, il giovane attaccante italiano (di origini ivoriane) raggiungerà presto molti dei marcatori storici della Nazionale.

L'introduzione della RefCam

Durante la partita, ha fatto il suo debutto la Refcam, una telecamera innovativa che permette di vivere l'evento sportivo dal punto di vista privilegiato dell'arbitro. A comunicarlo è stata la Lega Calcio, ricordando che la Serie A è tra i campionati selezionati per testare questa novità introdotta da FIFA e IFAB, che aveva già riscosso successo durante il Mondiale per club.

Dopo l'introduzione in Serie C del Football Video Support, una versione sperimentale del VAR che coinvolge anche gli allenatori, e l'innovativa comunicazione delle decisioni del VAR a tutto lo stadio, senza dimenticare la regola degli otto secondi per i portieri (dopo i quali, in caso di tempo prolungato con il pallone tra le mani, l'arbitro concede un calcio d'angolo alla squadra avversaria), arriva anche in Serie A la Refcam, che offrirà una nuova visione della partita.

Questa micro-camera, che pesa appena 6 grammi, verrà montata alla base del microfono dell'arbitro e verrà utilizzata durante il riscaldamento, in diretta durante il match, per la preparazione dei calci di punizione o in situazioni simili, nonché per mostrare replay "ad alto tasso di spettacolarità", come sottolineato dalla Lega.

 

DAZN e i suoi diritti TV... 

Pochi ci crederanno… ma ho seguito la partita per quasi tutti i 90 minuti (salvo qualche piccola pausa) alla radio.
Ormai, sui diritti TV non si capisce più nulla, e il monopolio di DAZN continua incontrastato.
Sono lontani i tempi in cui Sky deteneva i diritti TV e permetteva di guardare anche singole partite con il pagamento di una piccola quota istantanea (con il decoder collegato alla linea telefonica).

I prezzi di DAZN rimangono alti, e il servizio di streaming lascia ancora molto a desiderare. Sebbene quest’anno abbia introdotto piani annuali esclusivamente per una singola squadra (quella del cuore, per intenderci), c'è ancora molta distanza da colmare per offrire un’opzione equamente giusta rispetto al servizio fornito.

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