Notte che si allunga, lavoro nel letto,
le ore sono lame di un sogno sospeso,
sperando che il sonno, sempre breve,
si prenda ciò che è dovuto in un battito di ciglia.
Un sogno strano, inciso nella mente,
dove valigie nascondono corpi silenziosi,
amici lontani, ormai polvere nel cuore,
la loro ingenuità, ora dubbiosa e stanca.
Il sogno eterno si frange,
gli occhi si aprono, ma il mondo non cambia,
come un ring vuoto,
dove l'ultimo lottatore ha gettato la sua armatura.
Spero solo che il sole, come un vecchio amico,
porta il suo dolce tepore,
un calore autunnale che scioglie la paura,
mentre la vita, stanca, continua a farsi sentire.

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