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foto di Hamilton mentre scende dalla monoposto dopo la qualifica della Sprint Race del GP della Cina | ansa.it |
Dopo il GP d'Australia (del primo weekend della stagione) è risultato chiaro il disastro sportivo, ma è risultato altrettanto chiaramente che si sarebbe potuto fare meglio, perché i risultati del circuito di Melbourne sono stati implicati dalle condizioni meteo, dove la Ferrari ha sbagliato anche qualche scelta poco tempestiva nelle strategie.
Dopo la pole di Hamilton per la sprint race, che si terrà sabato, gli umori e le speranze di vedere una Ferrari competitiva per la vittoria sono forti.
Ovviamente la McLaren è sempre la favorita, soprattutto per le prestazioni dell'auto. Per quanto riguarda invece le prodezze dei piloti risulta indiscutibile la bravura di Hamilton e Verstappen che riescono a trovar in molte occasioni quello spunto in più di portare la vettura al limite delle prestazioni. In particolare risulta incredibile la prestazione di Verstappen, sia perché ormai la prestazione della sua monoposto non è più ai livelli di quella degli anni passati e sia perché il suo nuovo compagno di squadra, Lawson, è arrivato ultimo... ebbene sì, ultimo!!!
La stagione di quest'anno è ovviamente piena di speranza di rivedere una Ferrari che solleva un qualche trofeo, mondiale piloti o mondiale costruttori, perché entrambi mancano alla scuderia di Maranello da troppo tempo e quello costruttori è stato anche quasi sfiorato l'anno scorso.
Ci si potrebbe domandare quali siano state le vere finalità dell'azienda Ferrari di aver preso un pilota come Lewis Hamilton, che si ha vinto 7 titoli mondiali, ma che ha anche 40 anni, e non sono tanti i piloti che sono arrivati ad un età del genere, soprattutto per chi lotta per qualche risultato di rilievo. Alonso, che la bellezza di 43 anni, non lotta certo per vincere i gran premi ad ogni circuito.
Le qualità e la professionalità di Hamilton non sono da mettere comunque in discussione perché è impossibile vincere il più alto numero di gran premi e titoli senza una qualche bravura fuori dal normale.
Ed infatti la qualifica della sprint race della Cina ha messo in evidenza alcune maestrie del pilota inglese nel percorrere delle curve lunghissime disegnando cambiamenti di traiettoria.
Quest'anno si potrebbero vedere delle belle battaglie, e non solo a fine stagione, quando ci fu il semi crollo di prestazioni della RedBull.
Buona stagione a tutti!
STORIA E CARATTERISTICHE DEL CIRCUITO
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circuito di Shanghai del GP di Cina di Formula 1 |
Lunghezza del circuito: 5.451 km (3.387 miglia)
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Numero di giri: 56 giri (per una distanza totale di 305.066 km)
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Numero di curve: 16 curve in totale, distribuite come segue:
- 6 curve a sinistra
- 10 curve a destra
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Tracciato: Il circuito è noto per essere molto tecnico e vario, con una combinazione di lunghe curve ad alta velocità, curve strette e sezioni veloci. Presenta anche una delle curve più famose del calendario di Formula 1, la curva 1, che è una lunga curva a sinistra a 180 gradi.
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Tipo di pista: Il tracciato è una miscela di velocità e tecnica. La sezione iniziale presenta una lunga retta che porta a una curva 1 molto larga, mentre la parte centrale del circuito include un mix di curve strette, mentre la parte finale è più fluida, con curve più rapide.
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Altezza: Il circuito si trova a circa 3 metri sul livello del mare.
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Velocità di punta: La velocità massima che si può raggiungere sul circuito è di circa 320 km/h (199 mph), durante la lunga retta principale, prima di arrivare alla curva 1.
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Frenata: Il circuito richiede una buona gestione della frenata, in particolare alla fine delle lunghe curve ad alta velocità. La zona di frenata più intensa si trova in prossimità della curva 14, dove i piloti devono ridurre drasticamente la velocità.
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Asfalto: L’asfalto è stato progettato per essere piuttosto abrasivo, il che aumenta l'usura degli pneumatici durante le gare.
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Clima: Il clima di Shanghai può essere variabile durante il GP di Cina, con possibilità di pioggia, che rende la gestione dell'aderenza e la scelta delle gomme un fattore cruciale.
In generale, il circuito è noto per il suo mix di caratteristiche tecniche e ad alta velocità, con il rischio di situazioni variabili dovute al clima, che rendono le gare spettacolari e imprevedibili
Gabriele Romano
https://www.gabrieleromano.net
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